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Bonus per il Sud arriva il nuovo modello

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Disponibile il nuovo modello per richiedere il credito d’imposta per gli investimenti nel Sud, dopo l’incremento deciso con il decreto per il Mezzogiorno presentato in Commissione Bilancio, D.L. 243/2016.

Chi può presentare l’istanza?

L’istanza può essere presentata dai soggetti titolari di reddito d’impresa che intendono beneficiare del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi da destinare a strutture produttive localizzate nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Il nuovo modello

Il nuovo modello va utilizzato sia per chiedere l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta sia per rinunciare ad una precedente richiesta o rettificare una comunicazione già inviata, comprese quelle presentate all’Agenzia delle Entrate utilizzando il precedente modello.

Il modello va utilizzato anche per la richiesta di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta per gli investimenti realizzati entro il 28 febbraio 2017, ossia prima dell’entrata in vigore delle disposizioni di cui all’art. 7-quater del decreto legge 29 dicembre 2016, n. 243, convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, e quindi assoggettati alla previgente normativa.

Periodo agevolato

Il credito d’imposta compete in relazione agli investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, connessi ad un progetto di investimento iniziale.

Soggetti esclusi

Sono esclusi dal beneficio i soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, nonché nei settori creditizio, finanziario e assicurativo.

L’accesso al credito d’imposta è precluso anche alle imprese in difficoltà.

Come avviene l’utilizzo

L’Agenzia delle Entrate, sulla base della completezza dei dati esposti nel modello, rilascia in via telematica per ogni comunicazione presentata apposita ricevuta attestante la fruibilità o meno del credito d’imposta.

Il beneficiario può utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. n. 241/1997, presentando il modello F24 esclusivamente tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, pena il rifiuto dell’operazione di versamento, a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta. Nel caso in cui l’importo del credito d’imposta utilizzato, anche tenendo conto di precedenti compensazioni del credito, risulti superiore all’ammontare indicato nella ricevuta rilasciata dall’Agenzia delle Entrate il relativo modello F24 è scartato.

Come presentare l’istanza

La comunicazione dev’essere presentata all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente in via telematica, fino al 31 dicembre 2019.

La trasmissione della comunicazione può essere effettuata:

  • direttamente, da parte dei soggetti abilitati dall’Agenzia;
  • tramite una società del gruppo, se il richiedente fa parte di un gruppo societario. Si considerano appartenenti al gruppo l’ente o la società controllante e le società controllate. Si considerano controllate le società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata le cui azioni o quote sono possedute dall’ente o società controllante, o tramite altra società controllata, per una percentuale superiore al 50% del capitale;
  • tramite gli intermediari indicati nell’art. 3, comma 3, del DPR n. 322 del 1998 e successive modificazioni (professionisti, associazioni di categoria, Caf, altri soggetti).

L’invio della comunicazione può avvenire utilizzando i canali Entratel o Fisconline.

La trasmissione telematica avviene utilizzando il software “CIM17”, disponibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it.

Le misure del credito d’imposta

Regioni ammissibili agli aiuti a norma dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del   TFUE
Regioni Piccole Imprese Medie Imprese Grandi Imprese
Campania 45% 35% 25%
Puglia 45% 35% 25%
Basilicata 45% 35% 25%
Calabria 45% 35% 25%
Sicilia 45% 35% 25%
Sardegna 45% 35% 25%

 

Regioni ammissibili agli aiuti a norma dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del   TFUE
Regioni Piccole Imprese Medie Imprese Grandi Imprese
Abruzzo 30% 20% 10%
Molise 30% 20% 10%

 

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