Home Fiscale e Tributario I contributi pagati alla cassa sono tutti deducibili?

I contributi pagati alla cassa sono tutti deducibili?

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Tema spesso ricorrente, in occasione della compilazione del modello delle dichiarazioni dei redditi, la deducibilità dei contributi alla cassa professionale.

Vediamo di capire insieme quali contributi sono deducibili e quali no.

Mentre il contributo soggettivo è sempre deducibile, il contributo integrativo, essendo assistito dal meccanismo della rivalsa, non concorre, di fatto, alla formazione del reddito di lavoro autonomo, in quanto trattasi di un onere non a carico del professionista bensì del cliente, pertanto non è (totalmente) deducibile, ma lo è solo per la parte rimasta a carico del professionista (risoluzioni A.d.E. 69/2006 e 25/2011).

Vediamo di capire qual è la parte deducibile con un esempio

Esempio 1
Fatturato 10.000
Contributo addebitato ai clienti 4% 400
Contributo integrativo minimo 789*
Contributo deducibile 389  

* (contributo integrativo minimo dei dottori commercialisti)

Nell’esempio sopra riportato è stato ipotizzato un fatturato di Euro 10.000 con il quale viene addebitato (a titolo di rivalsa) il 4% di cassa pari ad euro 400,00. Giacché il contributo integrativo minimo da pagare alla cassa (nell’esempio: commercialisti) è pari ad euro 789,00, la differenza tra i due importi è deducibile (quadro P della dichiarazione) dal reddito.

Esempio 2
Fatturato 20.000
Contributo addebitato ai clienti 4% 800
Contributo integrativo minimo 789*
Contributo deducibile 0  

Nel secondo esempio il contributo addebitato al cliente (a titolo di rivalsa) è superiore al contributo integrativo minimo, pertanto non è deducibile.

Esempio 3
Fatturato 0
Contributo addebitato ai clienti 4% 0
Contributo integrativo minimo 789
Contributo deducibile 789

Nell’estrema ipotesi in cui il professionista avesse un fatturato pari a zero il contributo integrativo sarebbe interamente deducibile.

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