L’articolo 1, commi da 46 a 56, L. 205/2017 (c.d. Legge di Bilancio 2018), completato dalle disposizioni applicative contenute nel D.M. 04/05/2018, ha introdotto un incentivo fiscale con procedura automatica nella forma di credito d’imposta a favore degli investimenti effettuati da tutte le imprese residenti in Italia per la formazione del personale dipendente (con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, determinato e apprendistato) nelle materie aventi ad oggetto le c.d. “tecnologie abilitanti” per il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”.
Le “attività ammissibili” previste nell’elencazione dell’articolo 3 D.M. 04/05/2018 (ad es. cybersecurity, big data, manifattura additiva, prototipazione rapida, IoT, etc.), devono rientrare in uno dei tre seguenti ambiti aziendali (previsti dall’Allegato A della Legge di Bilancio 2018):
- vendita e marketing,
- informatica,
- tecniche e/o tecnologie di produzione.
Gli investimenti in formazione 4.0 sono meritevoli di credito d’imposta al rispetto di due ulteriori condizioni:
- che l’impegno ad effettuare investimenti in attività formative ammissibili sia formalmente previsto nel contratto collettivo o territoriale;
- che ai fini della c.d. “portabilità” delle conoscenze e competenze venga resa apposita dichiarazione sostitutiva dal legale rappresentante dell’impresa a ciascun dipendente, attestante l’effettiva partecipazione alle attività formative agevolabili, con indicazione dell’ambito o degli ambiti aziendali.
Si tratta di un’agevolazione fiscale che presenta analogie con quella prevista per le spese di Ricerca e Sviluppo: all’impresa che sostiene, nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31/12/2017, spese di formazione 4.0 a favore dei propri dipendenti spetta un credito d’imposta utilizzabile in compensazione tramite modello F24 a partire dal periodo d’imposta successivo.
Il credito è determinato nella misura del:
- 40% delle spese di formazione calcolate come costo lordo aziendale del personale dipendente impiegato in qualità di discente per la durata del corso;
- 40% delle spese relative al personale dipendente impiegato in qualità di docente o tutor, nel caso di formazione interna, nel limite del 30% della retribuzione complessiva annua a lui spettante;
- 100% delle spese di certificazione contabile, entro il limite di 5.000 euro.
Il credito soggiace al solo limite massimo di 300.000 euro a beneficiario, non è soggetto a limiti di compensazione e vi si accede in maniera automatica in fase di redazione del bilancio.
Ai fini del riconoscimento del credito d’imposta sono previsti i seguenti obblighi documentali:
- la documentazione contabile e amministrativa idonea a dimostrare la corretta applicazione del beneficio, compresi i registri nominativi di svolgimento delle attività formative sottoscritti congiuntamente dal personale discente e docente o dal formatore esterno;
- la certificazione contabile del soggetto incaricato della revisione legale dei conti o da un revisore legale/società di revisione legale dei conti, attestante l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa;
- una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte, a cura del dipendente docente o tutor o del responsabile aziendale delle attività di formazione o del formatore esterno;
- l’inserimento in dichiarazione dei redditi del credito, dei dati relativi al numero di ore e dei lavoratori che prendono parte alla formazione.
A cosa serve
Stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale nelle materie aventi a oggetto le tecnologie rilevanti per il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”, cosiddette “tecnologie abilitanti”.
Quali vantaggi
- Credito d’imposta del 40% delle spese relative al personale dipendente impegnato nelle attività di formazione ammissibili, limitatamente al costo aziendale riferito alle ore o alle giornate di formazione, sostenute nel periodo d’imposta agevolabile e nel limite massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario, pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali.
- Sono ammissibili al credito d’imposta anche le eventuali spese relative al personale dipendente ordinariamente occupato in uno degli ambiti aziendali individuati nell’allegato A della legge n. 205 del 2017 e che partecipi in veste di docente o tutor alle attività di formazione ammissibili, nel limite del 30% della retribuzione complessiva annua spettante al dipendente.
- La misura è applicabile alle spese in formazione sostenute nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017.
A chi si rivolge
- Imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
- Enti non commerciali residenti svolgenti attività commerciali rilevanti ai fini del reddito d’impresa.
- Imprese residenti all’estero con stabili organizzazioni sul territorio italiano.
Come si accede
- Si accede in maniera automatica in fase di redazione del bilancio, con successiva compensazione mediante presentazione del modello F24 in via esclusivamente telematica all’Agenzia delle Entrate.
- Sussistono obblighi di documentazione contabile certificata.
- Sussiste l’obbligo di conservazione di una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte.
Fonte: SIGAP ITALPaghe