Tra le principali novità della Delega fiscale, approvata lo scorso 26 giugno dal Consiglio dei Ministri, c’è l’innalzamento della soglia di punibilità per l’iva a 200mila euro.
E’ stato poi introdotto un nuovo reato: ovvero il delitto di omessa presentazione della dichiarazione del sostituto d’imposta che comporterà la reclusione da uno a tre anni per chiunque non presenta la dichiarazione del sostituto, quando l’ammontare delle ritenute non versate sia superiore a cinquantamila euro.
Il decreto approvato dal CDM ha poi introdotto la possibilità di evitare di incorrere nei reati di ommesso versamento, dichiarazione infedele e indebita compensazione attraverso il meccanismo del ravvedimento prima dei controlli; quindi il ravvedimento comporterà l’estinzione dei predetti reati, a condizione che sia effettuato prima del controllo. Mentre l’adesione all’accertamento, la conciliazione e l’acquiescenza, prima dell’apertura del dibattimento di primo grado, consentirà uno sconto della pena fino alla metà e l’esclusione delle pene accessorie. Se poi è in corso una rateizzazione prima del dibattimento, è prevista la concessione di un termine non superiore a tre mesi per il pagamento del debito residuo. Le pene sono invece aumentate della metà se il reato fiscale è commesso da correo nell’esercizio di attività d’intermediazione.
Fonte: Redazione Fiscal Focus