L’attestazione non veritiera di un modello F24 integra il reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico
Lo ha stabilito la Cassazione Penale con la sentenza n. 18803 del 02/05/2018.
La sentenza in epigrafe ribadisce che la contraffazione degli attestati di versamento (cosiddetti modelli F24), rilasciati al privato dagli istituti di credito delegati per la riscossione delle imposte, integra il reato di falsità materiale in atto pubblico di cui agli artt. 476 e 482 c.p. “trattandosi di atti che attestano il pagamento, avvenuto alla presenza del dipendente della banca delegata, ed il conseguente adempimento dell’obbligazione tributaria, con efficacia pienamente liberatoria”.