Il Consiglio dei ministri del 9 giugno 2017 ha dato il via libera al decreto recante «disposizioni urgenti per la crescita economica del mezzogiorno» (il cosiddetto decreto sud) con la norma “Resto al Sud” che prevede finanziamenti agevolati a giovani imprenditori.
Cosa prevede la norma
Ogni giovane meridionale, che non dispone di mezzi propri per avviare una sua attività, avrà a disposizione una potenziale dotazione di 40mila euro, di cui il 35% a fondo perduto, a copertura dell’intero investimento e del capitale circolante.
Sono escluse le spese per progettazione e quelle per personale, al fine di evitare di alimentare mercati delle consulenze e comportamenti opportunistici, mentre è prevista la possibilità di azioni di accompagnamento nelle fasi di sviluppo del progetto imprenditoriale da parte di enti pubblici e non, opportunamente accreditati.
Il finanziamento residuale, rispetto alla quota di contributo a fondo perduto, sarà a tasso zero ed erogato tramite il sistema bancario, con il beneficio della garanzia pubblica, attraverso apposita sezione del Fondo di Garanzia per le PMI.
La dimensione del finanziamento globale della misura assicurerà che la stessa non si esaurisca in tempi brevi al fine di fornire uno stimolo all’economia meridionale nei prossimi anni.
Sono inoltre previste ulteriori misure per sostenere l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo in ragione delle sue specificità.
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