Si definisce social lending (spesso abbreviato in P2P lending e in italiano come prestito tra privati) il prestito personale erogato da privati ad altri privati su Internet, attraverso siti di aziende di social lending, senza passare quindi attraverso i canali tradizionali rappresentati da società finanziarie e banche.
Origini e sviluppo
Nel 2005, in Gran Bretagna, Zopa Ltd ha introdotto il social lending, ora noto anche come P2P (Peer-to-Peer) lending. In pochi anni, sulla spinta della crisi finanziaria del 2008, è diventato un modello finanziario alternativo che funziona su larga scala. Sono ora oltre 60 le piattaforme di social lending attive nel mondo con punte di eccellenza negli USA (Lending Club e Prosper).
Come funziona
Questa forma di prestito è riconducibile ai prestiti personali non finalizzati, una delle tipologie più utilizzate di credito al consumo. Con il social lending, chi presta denaro e chi lo riceve mediamente percepisce o paga una quota di interessi più favorevole rispetto a quella proposta dalle istituzioni finanziarie tradizionali. Ciò è possibile perché i costi di intermediazione sono ridotti, in quanto, il prestatore e il richiedente vengono messi in relazione diretta.
Rating
Ad ogni richiedente viene assegnato un rating, cioè un livello di affidabilità, interrogando le centrali rischi private, in modo del tutto simile a quanto fanno banche e finanziarie.
Più il livello è scadente e più i tassi di interesse per i prestatori sono alti per compensare il rischio.
Il prestito viene erogato dopo un’analisi della documentazione fornita dal richiedente a controprova di quanto dichiarato online.
La restituzione del finanziamento
Il richiedente restituisce il prestito con una rata mensile, normalmente per addebito diretto su conto corrente bancario ed è poi compito dell’intermediario di social lending ridistribuire la rata ai prestatori secondo la quota capitale e la quota interessi spettante.
In caso di morosità di uno o più richiedenti, la società intermediaria attiva i programmi di recupero credito a nome di tutti i prestatori coinvolti.
Profili legali
Da un punto di vista legale sia il prestatore che il richiedente stipulano un contratto concluso a distanza con l’azienda di social lending, in particolare il richiedente si riconosce debitore di n prestatori, ognuno identificato dal suo nickname (solo l’azienda conosce le identità reali, prestatori e richiedenti si conoscono tra loro via nickname). Il prestito erogato dal prestatore non è protetto da garanzie nel caso di default del richiedente. In caso di fallimento dell’azienda di social lending, il denaro del prestatore è protetto dalle azioni dei creditori dell’azienda stessa e la restituzione delle rate residue prosegue a cura della procedura fallimentare.
PRINCIPALI PIATTAFORME
Tra le principali piattaforme attive in Italia troviamo:
- SMARTIKA – https://www.smartika.it/it/index.html
- PRESTIAMOCI – https://www.prestiamoci.it/
- BORSA DEL CREDITO – https://www.borsadelcredito.it/
PIATTAFORME AGGIORNATE E RECENSITE
Davide Rattacaso – Esperto di Finanza Agevolata