
Tutela sociale: si riduce il peso della tassazione
In un contesto di crescente attenzione alla tutela sociale arriva un provvedimento volto a ridurre il peso della tassazione; il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 21 gennaio, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, entrerà ufficialmente in vigore dal 28 Marzo 2025 e prevede uno sconto del 25% sulla Tassa sui Rifiuti (TARI) per le famiglie con difficoltà economiche
Che cos’è la tari?
Questa tassa rappresenta il corrispettivo che il Comune richiede a fronte del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti sul proprio territorio ed il soggetto passivo del tributo è il detentore dell’immobile suscettibile di produrre rifiuti urbani. Si riporta che la tassa per i rifiuti pagata in media nel 2023 da una famiglia nel nostro Paese è stata di 320€, registrando un aumento di circa il 2% rispetto all’anno precedente. Il nuovo provvedimento dovrebbe interrompere questo trend, stabilizzando o riducendo il costo per i cittadini.
Chi ha diritto allo sconto?
- famiglie con un ISEE inferiore a 9.530 euro.
- nuclei familiari numerosi (con almeno quattro figli a carico); in questo caso la soglia ISEE per accedere allo sconto sale fino a 20.000 euro.
Cosi come il Bonus bollette per risparmiare sulle utenze domestiche anche questo può essere definito Bonus sociale rifiuti perché riservato a chi ha un reddito basso.
Modalità di applicazione
Il nuovo bonus sulla TARI dovrebbe operare in automatico per gli aventi diritto, sulla base della presentazione di un ISEE con DSU aggiornata, quindi senza presentare una domanda specifica, cosi come il bonus bollette.
Per attuare tale meccanismo, però, manca solo un ultimo passaggio: l’approvazione del provvedimento da parte dell’Autorità per l’energia (Arera), in accordo con il Garante della privacy, che dovrà definire le modalità di trasmissione dei dati dall’INPS ai Comuni; questo permetterà una gestione semplificata dell’agevolazione.
Prospettive future
L’introduzione di questo sconto rappresenta un importante passo avanti nella protezione delle fasce economicamente più deboli. Tuttavia, resta da vedere come il provvedimento verrà accolto dagli enti locali e se l’iter burocratico consentirà un’ applicazione rapida ed efficace dello sconto sulla TARI.