Home Finanza FONDO NUOVE COMPETENZE – CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

FONDO NUOVE COMPETENZE – CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

21
0

Pubblicato il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali che prevede la partenza della terza edizione del Fondo Nuove Competenze (Fnc), per accompagnare i processi di transizione digitale ed ecologica dei datori di lavoro e favorire nuova occupazione.

COSA FINANZIA?

La dotazione finanziaria, pari a €730 milioni, è suddivisa nelle diverse tipologie di intervento previste:

  • Sistemi formativi 25%; gruppi di imprese caratterizzati dalla presenza di grandi datori di lavoro, guidati da una capofila, il contributo massimo concedibile è fissato a €12milioni per ciascun raggruppamento
  • Filiere formative 25%; sistemi organizzati e non organizzati di datori di lavoro di imprese di piccole e medie dimensioni, il contributo massimo concedibile è di € 8milioni per ciascun raggruppamento
  • Singoli datori di lavoro 50%; il contributo massimo concedibile è di € 2milioni per ogni datore di lavoro.

Il Fondo finanzia la parte del costo orario dei lavoratori che, a seguito dell’accordo di rimodulazione dell’orario di lavoro tra datori e parti sindacali, vengono coinvolti nei percorsi formativi:

  • La retribuzione oraria, al netto degli oneri descritti successivamente a carico del lavoratore, è finanziata da FNC al 60% del totale
  • Gli oneri previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per intero
  • La quota di retribuzione oraria è finanziata all’80% nel caso di interventi che riguardano sistemi formativi o filiere formative
  • La quota di retribuzione è finanziata al 100% nel caso di disoccupati, da almeno 12 mesi, assunti successivamente alla data di pubblicazione del decreto
  • La quota di retribuzione è finanziata al 100% nel caso di lavoratori assunti con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca, per le ore al di fuori da quelle che riguardano la formazione interna
  • Qualora gli accordi di rimodulazione prevedano la partecipazione ai corsi di formazione, oltre che dei propri lavoratori, di disoccupazione precedentemente individuati, e qualora almeno il 70% di questi sia assunto con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato, il datore di lavoro un contributo pari a €800
  • Per accordi che prevedono la formazione di disoccupati, per successiva assunzione stagionale della durata di almeno 120 giorni, l’impresa avrà diritto ad ulteriori 300€
CHI SONO I BENEFICIARI?

Possono accedere al fondo i datori di lavoro privati che hanno sottoscritto accordi di rimodulazione dell’orario di lavoro per la partecipazione a corsi formativi

Gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro devono essere sottoscritti dalle rappresentanze sindacali operative in azienda, in assenza, da rappresentanze territoriali delle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori.

QUALI AMBITI DEVE RIGUARDARE LA FORMAZIONE?

Per presentare l’istanza di contributo, i datori di lavoro identificano gli interventi di accrescimento delle competenze dei lavoratori nei seguenti ambiti:

  • Sistemi tecnologici e digitali
  • Introduzione e sviluppo dell’intelligenza artificiale
  • Sostenibilità ed impatto ambientale
  • Economia circolare
  • Transizione ecologica
  • Efficientamento energetico
  • Welfare aziendale e benessere organizzativo.

Non resta che aspettare la pubblicazione sulle modalità e le tempistiche per presentare la domanda.

Per restare aggiornati o avere maggiori informazioni scrivere all’indirizzo email finanzaagevolata@studiorussogiuseppe.it

Rispondi