Entro il 30 novembre bisogna esercitare l’opzione per la tassazione per trasparenza nelle società a responsabilità limitata.
Per capire cos’è la tassazione per trasparenza vi rimando ad un precedente contributo:
Con la trasparenza la tassazione avviene direttamente in capo al socio indipendentemente dalla distribuzione degli utili.
Unitamente agli utili vengono trasferiti in capo al socio anche le ritenute d’acconto subite. Il trasferimento in capo al socio è definitivo, ovvero non sarà possibile ritrasferire alla società le ritenute.
Così come è per gli utili anche le perdite vengono imputate in capo al socio che potrà scomputarle dai relativi redditi d’impresa (solo redditi d’impresa), realizzati.
Andiamo alla parte pratica.
Come si esercita l’opzione?
L’opzione per la trasparenza fiscale prevede due fasi:
- nella prima ciascun socio deve comunicare alla società (possibilmente mediante PEC) l’intenzione di avvalersi del regime opzionale. L‘opzione dev’essere esercitata da tutti i soci. Un solo socio che non l’abbia esercitata rende inefficace l’opzione;
- nella seconda la società che ha ricevuto la richiesta deve esercitare l’opzione nel modello redditi. Per il periodo d’imposta 2023 l’opzione dev’essere esercitata nella dichiarazione dei redditi in scadenza il prossimo 30 novembre 2023.
L’opzione, ricordiamo, ha durata minima di 3 periodi d’imposta e si esercita compilando il quadro OP della dichiarazione dei redditi in scadenza il 30 novembre 2023.
L’omesso esercizio dell’opzione (o della revoca) per trasparenza è sanabile ricorrendo alla remissione in bonis (circolare 8/E/2017) entro la successiva dichiarazione, con versamento della sanzione di 250,00 euro, a condizione però che i soci abbiano espresso la loro scelta per la trasparenza con le modalità sopra descritte (Pec entro la medesima scadenza).
Quando e a chi conviene la tassazione per trasparenza?
Premesso che questo tipo di valutazione richiede una puntuale analisi ai diversi casi di specie, in linea di massima posso affermare che conviene alle società con ridotta base imponibile (bassi utili) e con una politica aziendale tesa più alla distribuzione di utili che alla capitalizzazione.