Il riconoscimento della detraibilità delle spese di consulenza legale affrontate dalla società sussiste anche in caso di illecito tributario che involge il profilo penale dell’amministratore, quando riguarda atti compiuti e dovuti a causa del mandato dallo stesso ricoperto nella società stessa.
Lo ha stabilito la Corte di Giustizia Tributaria di II grado della LOMBARDIA Sezione 16, Sentenza n. 3791/2022 depositata il 4/10/2022.
“L’evocazione del mandato implica l’applicazione dell’art. 1720 c.c., ai sensi del quale “il mandante deve rimborsare al mandatario le anticipazioni, con gli interessi legali, dal giorno in cui sono state fatte, e deve pagargli il compenso che gli spetta. Il mandante deve inoltre risarcire i danni che il mandatario ha subito a causa dell’incarico”. Nell’interpretazione di tale disposizione le Sezioni Unite di questa Corte (Cass., Sez. un., 14/12/1994, 10680) hanno osservato che il rimborso ivi previsto concerne soltanto le spese sostenute dal mandatario in stretta dipendenza dall’adempimento dei propri obblighi. Più esattamente esso si riferisce “alle sole spese effettuate per espletamento di attività che il mandante ha il potere di esigere. Perciò il Legislatore del 1942 ha Ebbene, è di tutta evidenza che l’atto compiuto dall’amministratore nel caso di specie, costituito dalla sottoscrizione della dichiarazione dei redditi e Iva della società, è atto dovuto e atto tipico dell’amministratore, quindi non occasionale, ma funzionalmente connesso all’espletamento delle precipue funzioni. |