Facciamo un po’ di chiarezza.
Se hai ricevuto una telefonata di questo tipo:
“buongiorno, sono Andrea di EnelEnergia (ma potrebbe essere anche qualsiasi altro operatore) la chiamavo per comunicarle che il mercato di maggior tutela cesserà a breve di erogare servizi per cui se vorrà continuare a pagare poco il costo dell’elettricità e del gas dovrà sottoscrivere un nuovo contratto ….. ecc.. ecc..”
Sembrerebbe tutto NORMALE ma non lo E’!
E’ UNA TRUFFA!
o quanto meno, si nasconde dietro un operatore truffaldino che ci vuole vendere un nuovo contratto energetico o gas.
E’ buona norma osservare quanto vi dico di seguito:
- non fidatevi mai di chi vi chiama per offerte telefoniche;
- non fornite mai i nostri dati e i dati del vostro contatore e/o delle nostre bollette;
- NON DITE MAI SI, il SI potrebbe essere usato per attivare un contratto.
Quindi se vi chiamano e vi dicono lei è il signor Giuseppe Russo? rispondete no! Tanto come un nastro registrato vanno avanti e continuano la pappardella.
Quando finirà il mercato tutelato?
L’ultimo decreto milleproroghe ha slittato la fine della maggiore tutela per le bollette dell’elettricità di famiglie e di alcune micro imprese al 1° gennaio 2023.
Il passaggio al mercato libero è già avvenuto, da gennaio, per tutte le piccole imprese (con un numero di dipendenti tra 10 e 50 e/o fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di euro) titolari di punti di prelievo in “bassa tensione”, e per una parte parte delle microimprese (con meno di 10 dipendenti e fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro), quelle titolari di almeno un punto di prelievo con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15 kilowatt.
Cosa succede se non si passa al mercato libero entro la fine del 2022
Il passaggio al mercato libero andrà effettuato entro la nuova scadenza (01/01/2023), ma se ciò non avverrà, non ci sarà alcun problema. In sostanza, dopo che i servizi di tutela di prezzo saranno cessati la continuità della fornitura sarà comunque garantita ai clienti di piccola dimensione che non avranno ancora un contratto nel mercato libero, in modo che non subiscano alcuna interruzione durante il periodo necessario a trovare una nuova offerta. Una volta individuata l’offerta in grado di intercettare le proprie esigenze, i clienti stipuleranno un nuovo contratto di fornitura che sostituirà il precedente. Sarà il nuovo venditore a inoltrare la richiesta di risoluzione del vecchio contratto (recesso) al venditore precedente. E il recesso potrà scattare in qualsiasi momento senza oneri aggiuntivi e lo stop della fornitura in corso.