Era uno dei dubbi che attanagliava imprenditori e professionisti, anche alla luce delle modifiche della legge di Bilancio che aveva ridotto da cinque a tre gli anni per l’utilizzo del credito d’imposta cosiddetto 4.0.
I crediti d’imposta 4.0 non utilizzati possono essere riportati agli anni successivi. Il chiarimento è stato fornito dal dirigente della Divisione III della Dg per gli incentivi alle imprese del Mise, Marco Calabrò, nel corso del convegno organizzato da Ferdermacchine e Anima il 10 febbraio.
Questo parere insieme ad altri sarà oggetto di una prossima circolare di approfondimento.
Le imprese, pertanto, non devono preoccuparsi del credito d’imposta del piano Transizione 4.0 nel breve periodo poiché è possibile riportarlo in avanti per tutti gli anni necessari all’utilizzo.