Mi perdonerete se anch’io vi parlerò del Coronavirus, ma ciò che realmente mi preoccupa è l’impatto che avrà sulla già precaria situazione economica della Calabria ed in particolare dell’alto tirreno cosentino e del mio paese (Praia a Mare).
Fonti dirette non autorevoli, fonti autorevoli e oggi anche il Tg1, parlano di continue disdette sulle prenotazioni estive, che non lasciano presagire una brillante stagione turistica per questo 2020.
La sindrome da contagio, la scarsa ed inadeguata informazione, le fake news, le misure recenti del governo, rischiano di produrre ricadute devastanti su gran parte dei sistemi turistici.
Per fortuna, e lo dico anche con un tono sarcastico, non subiremo l’assenza, o almeno in misura corposa, del turismo internazionale, quale quello dei cinesi, americani, tedeschi e inglesi, che della nostra Calabria prediligono prevalentemente altre mete, ma se le stime di Raffele Rio di Demoscopika risultassero corrette, l’impatto sarebbe importante anche sul nostro territorio.
In Calabria si parla infatti di 18 mila arrivi in meno e un calo di 111 mila di presenze, con una equivalente spesa turistica di 12,6 milioni di euro.
L’auspicio, soprattutto nel mio ambito, ovvero quello fiscale, tributario e del lavoro, è che arrivino presto delle misure tese a dare una mano alle imprese anche nelle nostre zone, che oltre ad essere perennemente in crisi finanziaria, hanno assunto diversi impegni con il fisco per le definizioni agevolate, con il rischio di vedere vanificati i sacrifici fin’ora fatti e con l’ulteriore rischio che nuovi debiti tributari e/o previdenziali si possano trasformare in un boomerang per gli incassi da commesse e/o pubbliche amministrazioni.
Come riportato su Italia oggi i commercialisti in modo compatto (Adc – Aidc – Anc – Andoc – Fiddoc – Sic – Unagraco – Ungdcec – Unico), vista la situazione di disagio in cui versano gli uffici pubblici e, nella specie, gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia Entrate Riscossione, a causa dell’accesso contingentato agli stessi, imposto da motivi sanitari, hanno chiesto la sospensione degli atti impositivi, in materia previdenziale e tributaria e, in particolare, di quelli aventi valenza esecutiva, pendenti alla data odierna o successivamente emessi ed insorti, con rinvio di ogni termine sostanziale, di pagamento o di impugnazione nonchè processuale, connesso a tali atti sino alla cessazione dello stato di emergenza sanitaria.
Ma sulla ricaduta in ambito turistico del virus e sulle misure necessarie a fronteggiare la crisi vorrei anche un vostro parere, attraverso i social.