Dal mese di marzo 2020, in caso di indebita compensazione (credito inesistente e/o insufficiente) mediante il modello F24, troveranno applicazione nuove sanzioni.
A seguito di controllo, nei casi in cui i crediti indicati nelle deleghe di pagamento si rivelino in tutto o in parte non utilizzabili in compensazione, l’agenzia delle Entrate comunicherà telematicamente la mancata esecuzione della delega di pagamento al soggetto che l’ha trasmessa e entro il termine di 30 giorni applicherà la sanzione di 1000 euro per ciascuna delega non andata a buon fine.
Attenzione
In caso di ripetute violazioni, si esclude l’applicazione della sanzione più grave, aumentata da un quarto al doppio.
Decorrenza delle compensazioni dei crediti Irpef
Un nuovo limite è stato introdotto dal decreto legge 26 ottobre 2019, n. 124 e riguarderà l’utilizzo dei crediti Irpef di importo superiore a 5mila euro annui (come avviene già per i crediti Iva), che saranno utilizzabili solo a partire dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione o dell’istanza da cui emerge il credito.
Estensione del telematico a tutti i soggetti che dovranno utilizzare crediti
Tutti i soggetti e dunque anche i privati, che intendano compensare i propri crediti, dovranno utilizzare necessariamente il modello F24 telematico (Entratel e Fisconline).
Da quando si applicano le nuove disposizioni?
Le nuove disposizioni si applicheranno con riferimento ai crediti maturati a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019.