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La ricevuta al self service salva la detrazione Iva per il rifornimento carburante

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In seguito all’introduzione della fattura elettronica non sono pochi i problemi che devono affrontare i contribuenti soprattutto presso i distributori di carburante.

Pagamento tracciato

Innanzi tutto si ricorda che, al fine della detrazione dell’imposta sul valore aggiunto e della deducibilità del costo del carburante, è necessario che il pagamento avvenga con strumenti tracciati come, per esempio, le carte di credito, di debito o quelle prepagate.

Come faccio a detrarre l’IVA se faccio rifornimento al self service e non ho la possibilità di richiedere la fattura?

A fronte di un rifornimento di carburante per autotrazione, non avendo la tessera associata alla compagnia petrolifera, la ricevuta rilasciatami dal distributore automatico, ancorché non contenga tutti i dati prescritti dal Dpr 472/1996, mi da la possibilità, come avveniva fino al 31 dicembre 2018, di detrarre l’imposta e dedurre il costo, nei limiti consentiti dalla norma, attraverso il solo pagamento tracciato?

Secondo gli esperti de “ilsole24ore” tale soluzione sarebbe la più semplice fin tanto che, per lo meno, i distributori non saranno nelle condizioni di automatizzare il servizio, ma secondo quanto ha affermato Gigliotti in un articolo odierno: “Al fine di rendere meno oneroso il flusso amministrativo, l’Agenzia delle Entrate, nel corso del convegno CNDCEC / ADE tenutosi il 15 gennaio 2019, ha ricordato che il distributore può avvalersi delle disposizioni di cui all’articolo 21 comma 4 del D.P.R. 633/72, ovvero la fatturazione differita, potendo quindi emettere un’unica fattura – entro il giorno 15 del mese successivo – a fronte di tutte le cessioni effettuate verso lo stesso cliente nel mese precedente. Per potersi avvalere della fattura differita, tuttavia, occorre che per ciascun rifornimento sia rilasciato un DDT o documento equipollente, e sul punto è stato chiarito che si considera come tale anche lo scontrino generalmente rilasciato dalle apparecchiature di rifornimento, eventualmente integrato a mano con la partita IVA del soggetto acquirente“, sarà necessario in ogni caso richiedere la fattura successiva!

Auspicano chiarimenti in merito da parte dell’amministrazione finanziaria.

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