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Equitalia: Pignoramento diretto del conto corrente

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In questi giorni è di dominio pubblico la notizia che “Equitalia dal primo luglio potrà pignorare i conti correnti bancari”, ma facciamo un po’ di chiarezza.

Come ha precisato la stessa Equitalia, la possibilità di pignorare il conto corrente dei debitori non è una novità di quest’anno, ma è possibile già dal 2005.

Quando Equitalia può pignorare il conto corrente?

Come abbiamo descritto in un nostro precedente intervento (Equitalia: Pignoramento Presso terzi) trascorsi 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento o generalmente 90 giorni dalla notifica dell’avviso di accertamento esecutivo o ancora 5 giorni dalla notifica dell’avviso di mora, se il contribuente non provvede al pagamento delle somme dovute, anche in forma rateale, l’Agente della Riscossione ha la facoltà di adottare, a propria discrezione, misure cautelari o misure esecutive.

Qual’è la novità allora!

L’unica vera novità è che il nuovo ente del fisco ossia l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, come stabilito dal decreto legge del 22 ottobre 2016, n. 193 (successivamente convertito nella Legge 225/2016) recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili“, a differenza di Equitalia potrà accedere alle banche dati e sapere più agevolmente dell’esistenza di un conto corrente e del suo saldo.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione avrà, inoltre, accesso alle banca dati dell’INPS, con la possibilità di conoscere i dati relativi al rapporto di lavoro, ed eventualmente procedere al pignoramento dello stipendio, della pensione, ecc. in materia diretta e senza passare per il giudice.

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