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Contratti di Investimento per la realizzazione o il potenziamento di micro-filiere produttive locali all’interno dei Progetti Locali di Sviluppo

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La Regione Calabria ha pubblicato il seguente avviso, emanato in conformità alle direttive di cui all’art. 1 della Legge Regionale 12 Dicembre 2008 n. 40, al fine di sostenere la realizzazione di iniziative imprenditoriali previste e approvate all’interno dei Progetti integrati di Sviluppo Locale (PISL). L’avviso è finalizzato a creare e/o rafforzare i micro sistemi e le micro filiere produttive territoriali, individuati e selezionati nell’ambito dei PISL.

Il Contratto di Investimento deve prevedere la realizzazione di Piani di Sviluppo Interaziendale, proposti da gruppi di imprese dello stesso settore/comparto ovvero di settori/comparti differenti ma che hanno relazioni di cooperazione funzionale e/o in quanto localizzate in specifiche e concentrate aree territoriali, finalizzati a:

  • Condividere specifiche funzioni e servizi aziendali, anche attraverso la creazione di Centri Servizi comuni, costituiti direttamente dalle imprese, e da realizzare attraverso investimenti produttivi interaziendali.
  • Acquisire i necessari servizi reali per sostenere l’integrazione e la cooperazione tra le imprese.

– Contratto di investimento

Il Contratto di Investimento deve riferirsi ad uno specifico Programma Integrato di Investimento articolato in:

  • Un Piano di Sviluppo Interaziendale, proposto da un Consorzio, Società Consortile, o da aggregazioni di PMI costituite sotto la forma del “contratto di rete”;
  • Piani di Sviluppo Aziendale, proposti dalle PMI consorziate o facenti parte del contratto di rete.

Non sono ammissibili Programmi Integrati di Investimenti costituiti esclusivamente da Piani di Sviluppo Aziendale.

Ciascun Piano di Sviluppo Aziendale/Interaziendale, promosso dalle imprese partecipanti al Contratto di Investimento e da realizzare nell’ambito di unità produttive, di cui detengono la piena disponibilità, localizzate nei territori dei PISL regionali, deve essere organico e funzionale nonché tecnicamente, economicamente e finanziariamente valido.

– Soggetti beneficiari

Possono presentare la richiesta di agevolazione per i Contratti di Investimento le micro, piccole e medie imprese (PMI), secondo la definizione di cui all’Allegato 1 del Regolamento (UE) n. 651/2014,che intendono realizzare Programmi Integrati di Investimenti di cui al precedente Articolo 3 nell’ambito di proprie unità produttiveubicate nel territorio della Regione Calabria e, nello specifico, nei territori dei comuni facenti parte dei PISL cui si riferisce la richiesta di agevolazione. I territori comunali ammissibili per ciascun PISL sono i seguenti:

PISL Prov. Comuni
PISL “L’anima del territorio e le sue forme: la forza della tradizione nell’era della globalizzazione” –
Capofila Provincia di Catanzaro
CZ 1.     Comune di ALBI
2.     Comune di AMATO
3.     Comune di ANDALI
4.     Comune di ARGUSTO
5.     Comune di BADOLATO
6.     Comune di BELCASTRO
7.     Comune di BOTRICELLO
8.     Comune di CARAFFA DI CATANZARO
9.     Comune di CARDINALE
10.  Comune di CATANZARO
11.  Comune di CENADI
12.  Comune di CENTRACHE
13.  Comune di CERVA
14.  Comune di CHIARAVALLE CENTRALE
15.  Comune di CORTALE
16.  Comune di FEROLETO ANTICO
17.  Comune di GAGLIATO
18.  Comune di GASPERINA
19.  Comune di GIMIGLIANO
20.  Comune di GUARDAVALLE
21.  Comune di ISCA SULLO IONIO
22.  Comune di MAGISANO
23.  Comune di MARCEDUSA
24.  Comune di MIGLIERINA
25.  Comune di MONTAURO
26.  Comune di MONTEPAONE
27.  Comune di OLIVADI
28.  Comune di PALERMITI
29.  Comune di PETRIZZI
30.  Comune di PETRONA’
31.  Comune di PIANOPOLI
32.  Comune di SAN PIETRO APOSTOLO
33.  Comune di SAN VITO SULLO IONIO
34.  Comune di SANTA CATERINA DELLO IONIO
35.  Comune di SELLIA
36.  Comune di SELLIA MARINA
37.  Comune di SERRASTRETTA
38.  Comune di SETTINGIANO
39.  Comune di SIMERI CRICHI
40.  Comune di SOVERIA SIMERI
41.  Comune di SQUILLACE
42.  Comune di TORRE DI RUGGIERO
43.  Comune di VALLEFIORITA
44.  Comune di ZAGARISE
PISL “Reventino eccellenze rurali”– Capofila Comune di Soveria Mannelli (CZ) CZ 1.     Comune di CARLOPOLI
2.     Comune di CONFLENTI
3.     Comune di DECOLLATURA
4.     Comune di MARCELLINARA
5.     Comune di MARTIRANO
6.     Comune di MARTIRANO LOMBARDO
7.     Comune di MOTTA SANTA LUCIA
8.     Comune di SAN MANGO D’AQUINO
9.     Comune di SOVERIA MANNELLI
PISL “LOGOS: LOGisticasOStenibile” – Comune di Castrovillari (CS) CS 1.     Comune di ACQUAFORMOSA
2.     Comune di ALTOMONTE
3.     Comune di CASTROVILLARI
4.     Comune di CIVITA
5.     Comune di FIRMO
6.     Comune di FRASCINETO
7.     Comune di LAINO BORGO
8.     Comune di LAINO CASTELLO
9.     Comune di LUNGRO
10.  Comune di MORANO CALABRO
11.  Comune di MORMANNO
12.  Comune di MOTTAFOLLONE
13.  Comune di SAN BASILE
14.  Comune di SAN DONATO DI NINEA
15.  Comune di SAN LORENZO DEL VALLO
16.  Comune di SANT’AGATA DI ESARO
17.  Comune di SARACENA
18.  Comune di SPEZZANO ALBANESE
 
PISL “ContrATTOIMPrESA, Contributo all’Azione Territoriale per l’Occupazione qualificata e Innovazione nelle Micro e Piccole imprese per un’Economia Sostenibile d’Area vasta” – Capofila Comune di Acri (CS) CS 1.     Comune di ACRI
2.     Comune di BISIGNANO
3.     Comune di SAN COSMO ALBANESE
4.     Comune di SAN DEMETRIO CORONE
5.     Comune di SAN GIORGIO ALBANESE
6.     Comune di SANTA SOFIA D’EPIRO
7.     Comune di TARSIA
8.     Comune di TERRANOVA DA SIBARI
9.     Comune di VACCARIZZO ALBANESE
PISL “BIT – Bioedilizia e Innovazione Tecnologica” – Capofila Comune di Cosenza CS 1.     Comune di CASTROLIBERO
2.     Comune di COSENZA
3.     Comune di LATTARICO
4.     Comune di LUZZI
5.     Comune di MONTALTO UFFUGO
6.     Comune di RENDE
7.     Comune di ROSE
8.     Comune di ROTA GRECA
9.     Comune di SAN BENEDETTO ULLANO
10.  Comune di SAN FILI
11.  Comune di SAN MARTINO DI FINITA
12.  Comune di SAN VINCENZO LA COSTA
PISL “Piano LagoEcosostenibile” -Capofila Comune di Figline Vegliaturo (CS) CS 1.     Comune di CELLARA
2.     Comune di FIGLINE VEGLIATURO
3.     Comune di MANGONE
4.     Comune diPATERNO CALABRO
5.     Comune diPIANE CRATI
6.     Comune diROGLIANO
PISL “C.ROS.PRO. Corigliano-Rossano sistemi produttivi” – Capofila Comune di Rossano (CS) CS 1.     Comune di CORIGLIANO CALABRO
2.     Comune di ROSSANO
PISL“Innovazione tecnologica: saperi, reti e nuova ruralità” – Capofila Comune di Papasidero (CS) CS 1.     Comune di AIETA
2.     Comune di ORSOMARSO
3.     Comune di PAPASIDERO
4.     Comune di PRAIA A MARE
5.     Comune di SANTA MARIA DEL CEDRO
PISL “S.I.L.A. Sviluppo Innovazione,LavoroeAmbiente” – Capofila Comune di Celico (CS) CS 1.     Comune di CASOLE BRUZIO
2.     Comune di CASTIGLIONE COSENTINO
3.     Comune di CELICO
4.     Comune di LAPPANO
5.     Comune di ROVITO
6.     Comune di SAN PIETRO IN GUARANO
7.     Comune di SPEZZANO DELLA SILA
8.     Comune di SPEZZANO PICCOLO
9.     Comune di ZUMPANO
PISL “Percorsi produttivi, nuove opportunità per nuove PMI” – Capofila Provincia di Crotone KR 1.     Comune di BELVEDERE DI SPINELLO
2.     Comune di CARFIZZI
3.     Comune di CIRO’
4.     Comune di CIRO’ MARINA
5.     Comune di CROTONE
6.     Comune di CRUCOLI
7.     Comune di CUTRO
8.     Comune di ISOLA DI CAPO RIZZUTO
9.     Comune di MELISSA
10.  Comune di PALLAGORIO
11.  Comune di ROCCA DI NETO
12.  Comune di SAN MAURO MARCHESATO
13.  Comune di SAN NICOLA DELL’ALTO
14.  Comune di SCANDALE
15.  Comune di STRONGOLI
16.  Comune di UMBRIATICO
PISL “Distretti in rete – Energia,Ambiente e Sistemi Produttivi della Bioedilizia, del Legno e dell’Agroalimentare della provincia di Reggio Calabria” – Capofila Provincia di Reggio Calabria RC 1.     Comune di GIOIA TAURO
2.     Comune di MOLOCHIO
3.     Comune di OPPIDO MAMERTINA
4.     Comune di REGGIO CALABRIA
5.     Comune di SAN FERDINANDO
6.     Comune di TAURIANOVA
7.     Comune di TERRANOVA SAPPO MINULIO
8.     Comune di VARAPODIO
PISL “Artigianato, Gusto e Mestieri nell’area della costa Viola” – Capofila Comune di Bagnara (RC) RC 1.     Comune di BAGNARA CALABRA
2.     Comune di PALMI
3.     Comune di SCILLA
4.     Comune di SEMINARA
PISL “Monte Poro Serre Vibonesi”Comune di Spilinga (VV) VV 1.     Comune di ACQUARO
2.     Comune di ARENA
3.     Comune di DASA’
4.     Comune di DRAPIA
5.     Comune di FRANCICA
6.     Comune di GEROCARNE
7.     Comune di JOPPOLO
8.     Comune di LIMBADI
9.     Comune di NICOTERA
10.  Comune di PARGHELIA
11.  Comune di PIZZONI
12.  Comune di RICADI
13.  Comune di ROMBIOLO
14.  Comune di SAN CALOGERO
15.  Comune di SAN COSTANTINO CALABRO
16.  Comune di SAN NICOLA DA CRISSA
17.  Comune di SORIANELLO
18.  Comune di SORIANO CALABRO
19.  Comune di SPILINGA
20.  Comune di TROPEA
21.  Comune di VAZZANO

In particolare, possono presentare domanda di agevolazione:

  1. per i Piani di Sviluppo Interaziendale:
    • i consorzi o le società consortili di imprese,
    • le reti di PMI costituite sotto la forma del “contratto di rete”,ovvero reti di imprese senza personalità giuridica (Rete-Contratto) o reti di imprese con personalità giuridica (Rete-Soggetto), definite ai sensi dei commi 4-ter e 4-quater dell’art. 3 del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33 e s.m.i., aventi lo scopo di fornire servizi, anche nell’ambito del terziario avanzato, per lo sviluppo e il rafforzamento tecnologico, produttivo, commerciale e gestionale delle imprese aggregate.
  2. per i Piani di Sviluppo Aziendale: le micro, piccole e medie imprese aderenti ai consorzi/società consortili e alle reti di imprese di cui al precedente punto a).

I consorzi, le società consortili di imprese e le altre forme di cui al precedente punto a) devono essere costituiti da almeno 3 imprese. Inoltre, i consorzi, le società consortilidi imprese,e le altre forme di cui al precedente punto a), ove previsto, devono avere un fondo consortile/patrimoniale o un capitale sociale non inferiore a 20.000 euro. La quota di ciascuna impresa non può superare il 35% delle quote o del capitale sociale. Non possono essere distribuiti utili o avanzi di esercizio di ogni genere e sotto qualsiasi forma; tale divieto deve risultare da espressa disposizione dello statuto.

Possono, inoltre, presentare domanda per i Piani di Sviluppo Interaziendale, i consorzi, le società consortili di imprese o i soggetti associati nella forma del contratto di rete, non ancora costituiti, purché al momento di presentazione della Domanda i proponenti si impegnino a formalizzare la costituzione entro la data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo.

Possono presentare, altresì, domanda per i Piani di Sviluppo Aziendale anche le costituende PMI, purché al momento di presentazione della Domanda i proponenti si impegnino a formalizzare la costituzione entro la data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo.

I soggetti di cui sopra, non ancora costituiti, dovranno obbligatoriamente costituirsi secondo la forma giuridica dei soggetti costituenti i consorzi/società consortili o le reti proponenti nonché secondo composizione indicata in sede di presentazione della domanda quindi, non sono ammesse variazioni della compagine sociale e/o della forma giuridica fino alla data del decreto di concessione provvisoria delle agevolazioni. Eventuali variazioni, proposte successivamente a tale data, dovranno essere preventivamente autorizzate dall’Amministrazione Regionale.

– Condizioni di ammissibilità dei Soggetti beneficiari

Alla data di presentazione della Domanda di Agevolazione, le PMI di cui al precedente articolo, sia punto a) che b), devono possedere i seguenti requisiti:

  • essere regolarmente costituite, se ricorre, e iscritte al registro delle imprese e trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di scioglimento o liquidazione e non essendo sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata (solo per le imprese già costituite).
  • avere una propria unità produttiva, e sede in cui viene esercitata l’attività,nel territorio della Regione Calabria, in particolare nei comuni facenti parte degli ambiti partenariali dei PISL “Sistemi Produttivi” approvati nella Fase I della Progettazione Integrata di Sviluppo Locale, di cui alla DGR 19 ottobre 2012, n.466, ovvero prevedere di attivarne una a seguito dell’ammissione all’agevolazione;
  • trovarsi in regime di contabilità ordinaria. Le imprese iscritte all’Albo delle imprese artigiane di cui alla Legge 8 agosto 1985, n. 443 e successive modificazioni sono ammissibili alle agevolazioni anche se operano in regime di contabilità semplificata entro i limiti previsti dalla normativa nazionale vigente;
  • essere iscritte all’INPS solo per le imprese già esistenti;
  • essere in regola con il pagamento degli oneri previdenziali e assicurativi;
  • essere in regola con le normative vigenti in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori;
  • aver restituito agevolazioni pubbliche godute per le quali è stata disposta la restituzione;
  • non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti di stato dichiarati illegali e incompatibili dalla Commissione Europea, secondo quanto previsto dall’articolo 1, comma 1223, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. A tal fine le imprese dovranno produrre apposita dichiarazione con le modalità indicate dal DPCM 23 maggio 2007 (per le imprese che optano per le agevolazioni di cui al Reg. (UE) n. 641/2014);
  • non trovarsi nelle condizione di impresa in difficoltà per come definito dal Reg. (UE) n. 651/2014, art. 2, comma 18.

– Settori di attività ammissibili

Possono essere ammessi alle agevolazioni esclusivamente i Piani di Sviluppo Interaziendale/Aziendale riferiti agli ambiti ammissibili dalla vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento e, tenendo conto, per ogni singolo territorio dei 13 PISL “Sistemi Produttivi locali, Distretti Agroalimentari e Distretti rurali”, di quanto indicato dai proponenti nella proposta progettuale e dal Responsabile del modello di gestione del PISL ai sensi dell’art. 4, comma 2 punto b) dell’Accordo di Programmazione negoziata.

In particolare, nel rispetto della normativa comunitaria di disciplina degli aiuti di Stato, le iniziative e gli investimenti ammissibili dovranno riferirsi ai seguenti codici ATECO 2007:

  • B– ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE
  • C – ATTIVITÀ MANIFATTURIERE
  • E – FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO con esclusione della divisione 36 “RACCOLTA, TRATTAMENTO E FORNITURA DI ACQUA” e della divisione 37 “GESTIONE DELLE RETI FOGNARIE”
  • F – COSTRUZIONI
  • G – COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI conesclusione:
  • della divisione 45 “COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO E RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI”;
  • del gruppo 46.1 “INTERMEDIARI DEL COMMERCIO”
  • della divisione 47, ad eccezione dei seguenti gruppi e categorie ammissibili: 47.2 relativa a “COMMERCIO AL DETTAGLIO DI PRODOTTI ALIMENTARI, BEVANDE E TABACCO IN ESERCIZI SPECIALIZZATI” per valorizzazione e commercializzazione di produzione tipiche, ad esclusione di 47.26 non ammissibile;la 47.51; 47.52; 47.53; 47.59; 47.6;47.71; 47.72; 47.75.2; 47.76; 47.77; 47.78.1; 47.78.2; 47.78.3; 47.91.1
  • H – TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO limitatamente alla gruppo 52.1 “MAGAZZINAGGIO E ATTIVITÀ DI SUPPORTO AI TRASPORTI”e alla classe 52.29 “Altre attività di supporto connesse ai trasporti”
  • I – ATTIVITÀDEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONElimitatamente alla divisione 56 “ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE”
  • J – SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
  • M – ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE limitatamente alle divisioni: 70 “ATTIVITÀ DI DIREZIONE AZIENDALE E DI CONSULENZA GESTIONALE”, 71 “ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA E D’INGEGNERIA; COLLAUDI ED ANALISI TECNICHE”, 72 “RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO”, 73 “PUBBLICITÀ E RICERCHE DI MERCATO” e 74 “ALTRE ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE”, tranne le categorie 74.90.1, 74.90.91 e 74.90.99 che sono escluse
  • N–NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESElimitatamente alla divisione 81 “ATTIVITÀ DI SERVIZI PER EDIFICI E PAESAGGIO” e alla divisione 82 “ATTIVITÀ DI SUPPORTO PER LE FUNZIONI D’UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE”
  • S–ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI, limitatamente ai gruppi 95.23, 95.24 e alla categoria 96.01.1

In riferimento alla Sezione C “Attività manifatturiere” si precisa che in conformità ai divieti e alle limitazioni derivanti da disposizioni comunitarie, non sono ammissibili alle agevolazioni i programmi d’investimento riguardanti le attività economiche relative ai settori della siderurgia, della cantieristica navale, dell’industria carboniera e delle fibre sintetiche e al settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli compresi nell’allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Per trasformazione di un prodotto agricolo, come previsto degli “Orientamenti comunitari per gli aiuti di stato nel settore agricolo e forestale 2007-2013”, si intende qualunque trattamento di un prodotto agricolo, di cui al citato allegato I, in esito al quale il prodotto ottenuto rimane comunque un prodotto agricolo compreso nel medesimo allegato.

– Entità dell’investimento

Per l’ammissione a finanziamento, i Contratti di Investimento devono presentare spese agevolabili per un importo non inferiore a 200.000 euro. Inoltre, nell’ambito del Contratto, le spese ammissibili relative al Piano di Sviluppo Interaziendale non possono essere inferiori a 50.000 euro.

– Condizioni generali di ammissibilità delle spese

Ai fini dell’ammissibilità delle spese si fa riferimento alla normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia, e in particolare, al Regolamento (UE) n. 1407/2013 «de minimis»), al Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER).

Possono beneficiare dell’agevolazione solo i Piani di Sviluppo Aziendale/Interaziendale con “avvio dei lavori” successivo alla data di presentazione della domanda di accesso da parte dei Soggetti Beneficiari.

Si precisa che la data di “avvio dei lavori”, così come previsto dall’art. 2, comma 23 del Reg. UE 651/2014,  è quella relativa alla data di inizio dei lavori di costruzione relativi all’investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante (ancorché quietanzato o pagato successivamente) ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. L’acquisto di terreno e i lavori preparatori quali la richiesta di permessi o la realizzazione di studi di fattibilità non sono considerati come avvio dei lavori. In caso di acquisizioni, per “avvio dei lavori” si intende il momento di acquisizione degli attivi direttamente collegati allo stabilimento acquisito.

Pertanto, ai fini della determinazione della data di avvio dei Piani di Sviluppo Aziendale e Interaziendale, non sono considerate le eventuali spese di progettazione e quelle preliminari sostenute dall’impresa prima della data di presentazione della domanda di agevolazione, che non attengono alla fase di esecuzione dei progetti.

La chiusura dei Piani di Sviluppo Aziendale e Interaziendale coincide con l’ultimo titolo di spesa quietanzato.

Tutti gli importi previsti si intendono in euro e al netto di IVA e di ogni altro onere accessorio. Le spese in valuta estera possono essere ammesse alle agevolazioni per un controvalore in euro pari all’imponibile ai fini IVA.

Gli investimenti previsti dovranno essere realizzati entro 24 mesi dalla data di sottoscrizione dell’Atto di adesione.

La data di ultimazione è definita dalla data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile. In ogni caso, a pena di esclusione dalle agevolazioni, il programma di spesa dovrà essere avviato entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo.

I Beneficiari hanno l’obbligo di ultimare i Piani di Sviluppo Aziendale e Interaziendale entro i termini previsti. Per provati motivi, l’Amministrazione regionale può concedere una sola proroga di 6 mesi delle attività, previa istanza motivata del Soggetto proponente da presentarsi prima della scadenza del termine previsto, una sola volta nel corso del progetto. La proroga si intende concessa sull’intero Contratto di Investimento.

– PIANI DI SVILUPPO INTERAZIENDALI E AZIENDALI

– Interventi ammissibili

Gli interventi ammissibili devono riguardare una sola unità produttiva e non possono essere suddivisi in più domande di agevolazione. Per unità produttiva si intende una struttura produttiva, dotata di autonomia tecnica, organizzativa, gestionale e funzionale, eventualmente articolata su più immobili e/o impianti, anche fisicamente separati ma collegati funzionalmente. Nel caso in cui l’impresa produca nello stesso luogo beni e servizi insieme, devono poter essere individuate, ai fini delle valutazioni per la concessione delle agevolazioni, due distinte unità produttive.

I Piani di Sviluppo Aziendale devono riguardare una delle seguenti tipologie:

  1. Realizzazione di nuove unità produttive;
  2. Ampliamentodi unità produttive esistenti;
  3. Diversificazione della produzione di un’unità produttiva in nuovi prodotti/servizi aggiuntivi (prodotti mai fabbricati precedentemente);
  4. Cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente.

– Spese ammissibili

Le spese ammissibili per la realizzazione dei Piani di Sviluppo Aziendale debbono riferirsi all’acquisto e alla realizzazione di immobilizzazioni come definite dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile. Dette spese riguardano:

  1. Progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti, sia generali che specifici, direzione dei lavori, studi di fattibilità economico-finanziaria e di valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie, collaudi, spese di fidejussione;
  2. Suolo aziendale e sue sistemazioni; le relative spese sono ammesse nel limite del 10% dell’investimento complessivo ammissibile del programma;
  3. Opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali;
  4. Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all’attività gestionale dell’impresa, ed esclusi quelli relativi all’attività di rappresentanza; mezzi mobili, esclusi i mezzi di trasporto targati, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni;
  5. Programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma;
  6. Spese per l’acquisizione di Servizi Reali che consentano la risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo, commerciale, produttivo e finanziario.I servizi reali ammissibili, per come descritti nel Catalogo allegato al presente Avviso, sono relativi alle seguenti aree di attività: Strategia, general management e supporto alle funzioni aziendali; Marketing e vendite; Produzione e supply chain; Organizzazione e risorse umane; Finanza d’impresa;Innovazione tecnologica;

Con riferimento alle spese sopra indicate si applicano i seguenti limiti, divieti e condizioni:

  • in relazione alla lettera a),le spese sono ammesse nel limite del 5% dell’investimento complessivo ammissibile; le spese relative allo studio di fattibilità economico finanziaria non possono eccedere il 2,0% dell’investimento ammissibile, fino ad un massimo di 25.000 euro;
  • le spese relative all’acquisto del suolo aziendale, di cui alla lettera b) sono ammesse nel limite del 10% dell’investimento complessivo ammissibile. Inoltre, ai sensi dell’art. 5 del DPR 196/2008, l’acquisizione del suolo di cui alla lettera b) è ammissibile a condizione che esista un nesso diretto fra l’acquisto del terreno e gli obiettivi del Piano di Sviluppo Aziendale; il valore di mercato del suolo sia attestato attraverso la presentazione di una perizia giurata di stima redatta da soggetti iscritti agli albi degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, dei periti agrari, degli agrotecnici o dei periti industriali edili.
  • in relazione alle spese di cui alle lettere c) si precisa che:
  • l’acquisto di edifici già costruiti, ai sensi dell’art. 6 del DPR 196/2008, è ammissibile purché: siano direttamente connessi e utilizzati conformemente alle finalità del Piano di Sviluppo Aziendale/Interaziendale; sia presentata una perizia giurata di stima, redatta da soggetti iscritti agli albi degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, dei periti agrari, degli agrotecnici o dei periti industriali edili che attesti il valore di mercato dell’immobile, nonché la conformità dello stesso alla normativa nazionale, oppure che espliciti i punti non conformi e sia prevista la loro regolarizzazione da parte del beneficiario;l’immobile non abbia fruito, nel corso dei dieci anni precedenti, di un finanziamento nazionale o comunitario; l’immobile sia utilizzato per la destinazione stabilita.
  • non è agevolabile un programma consistente solo nella realizzazione o nell’acquisto di immobili e/o altre opere murarie. Nel caso che il programma preveda l’acquisto di un immobile esistente comprensivo del relativo suolo, al fine di verificare il rispetto dei relativi predetti limiti previsti per il suolo aziendale e per le opere murarie, l’impresa deve produrre una perizia giurata attestante il valore del suolo stesso;
  • le spese per opere murarie ed assimilate sono ammissibili al 100% del totale delle stesse solo qualora si tratti di opere strettamente necessarie al ciclo produttivo;
  • la spesa relativa all’acquisto di un immobile esistente e già agevolato è ammissibile alle agevolazioni purché siano già trascorsi, alla data di presentazione della Domanda di Agevolazione, dieci anni dalla data di ultimazione del precedente programma agevolato; tale limitazione non ricorre nel caso in cui l’Amministrazione concedente abbia revocato e recuperato totalmente le agevolazioni medesime; a tal fine va acquisita una specifica dichiarazione del legale rappresentante dell’impresa richiedente le agevolazioni o di un suo procuratore speciale resa ai sensi e per gli effetti degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000;
  • in relazione alle spese di cui alla lettera d), si precisa che per beni nuovi di fabbrica si intendono quelli mai utilizzati e fatturati direttamente dal costruttore (o dal suo rappresentante o rivenditore); qualora vi siano ulteriori giustificate fatturazioni intermedie, fermo restando che i beni non devono essere mai stati utilizzati, dette fatturazioni non devono presentare incrementi del costo del bene rispetto a quello fatturato dal produttore o suo rivenditore;
  • le spese di cui allalettera c) possono comprendere anche quelle relative alla realizzazione, nell’ambito dell’unità produttiva, di asili nido;
  • le spese di cui alle lettere b) ed e), che per loro natura possono essere riferite all’attività dell’impresa nel suo complesso, sono ammesse alle agevolazioni limitatamente alla parte utilizzata per l’attività svolta nell’unità produttiva interessata dal programma agevolato e nei limiti ritenuti congrui in relazione alle condizioni di mercato;
  • tra le spese relative ai programmi informatici, di cui alla lettera e) sono incluse quelle relative ai servizi per la realizzazione o la personalizzazione di applicazioni informatiche. Si precisa, altresì, che le spese relative al software di base, indispensabile al funzionamento di una macchina o di un impianto, non rientrano tra le suddette spese ma sono da considerare in uno con la spesa relativa alla macchina governata dal software medesimo;
  • in relazione alle spese di cui alla lettera f), le spese ammissibili corrispondono ai costi dei servizi di consulenza prestati da consulenti esterni. La natura di detti servizi non è continuativa o periodica e gli stessi non devono riferirsi agli ordinari costi di gestione dell’impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale e la pubblicità.Nel caso di Piani di Sviluppo Aziendale, tali spese sono ammissibili solo fino al 20% dell’importo complessivo ammissibile.

Ai fini dell’ammissibilità delle spese per servizi, i fornitori devono aver maturato almeno 3 anni di attività nel settore di consulenza e il valore delle consulenze già prestate deve essere almeno pari a 3 volte il costo del servizio richiesto.

Il fornitore dei servizi dovrà realizzarli utilizzando la propria struttura organizzativa; ad esso non è pertanto consentito di esercitare forme di intermediazione dei servizi verso altre imprese di consulenza attraverso l’affidamento della realizzazione di tutto o di parte del lavoro del quale è stato incaricato.

Il Soggetto beneficiario ed i fornitori di servizi non devono avere alcun tipo di partecipazione reciproca a livello societario. Inoltre, non viene riconosciuta, ai fini della determinazione del contributo, la consulenza specialistica rilasciata da amministratori, soci e dipendenti del soggetto beneficiario del contributo nonché di eventuali partner, sia nazionali che esteri;

  • non sono ammesse le spese per mezzi di trasporto targati (ad eccezione dei mezzi all’interno dei quali si svolge una fase del ciclo di produzione), le spese notarili, quelle relative a scorte di materie prime e ausiliarie, macchinari, impianti e attrezzature usati, le spese di funzionamento in generale, ivi comprese quelle di pura sostituzione, e tutte le spese non capitalizzate;
  • non sono altresì ammissibili le spese relative a imposte e tasse, fatte eccezione per gli oneri doganali relativi ai beni ammissibili in quanto costi accessori dei beni stessi e, in quanto tali, capitalizzati;
  • non sono ammesse le spese relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria;
  • non sono, altresì, ammessi i titoli di spesa regolati per contanti, pena l’esclusione del relativo importo dalle agevolazioni.

 – Forma e intensità dell’aiuto

Le agevolazioni per la realizzazione dei Piai di Sviluppo Aziendale/Interaziendale saranno concesse in conformità a quanto previsto dal:

  • Regolamento (UE) n. 651/2014 “Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 – GBER”, art.14 e art. 18, riferiti rispettivamente agli aiuti a finalità regionale agli investimenti e agli aiuti alle PMI per servizi di consulenza;
  • Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis») della Commissione del 18 dicembre 2013.

Gli aiuti sono riconosciuti nella forma di contributo in conto capitale, concessi a copertura delle spese ammissibili sostenute per la realizzazione delle spese per investimenti.

La misura delle agevolazioni è definita in termini di intensità o ammontare massimi rispetto alle spese ammissibili.

Le agevolazioni per le spese relative ai servizi reali di cui alla lettera f) del precedente articolo 12 del presente Avviso, ai sensi dell’art. 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER), non potranno superare il 50% del costo ammesso, fino ad un massimo di 200.000 euro per Piano di Sviluppo Interaziendale e 100.000 euro per Piano di Sviluppo Aziendale.

L’ammontare delle agevolazioni calcolato in via provvisoria viene rideterminato a conclusione del programma di investimenti, sulla base delle spese ammissibili effettivamente sostenute e della verifica relativa al rispetto delle intensità massime di aiuto previste dalla disciplina comunitaria. L’ammontare delle agevolazioni così definitivamente determinato non può in alcun modo essere superiore a quello individuato in via provvisoria.

– Presentazione della Domanda di Agevolazione dei Contratti di Investimento

Pena l’esclusione, le Domande di Agevolazione dovranno essere spedite entro 60 giorni (ovvero entro il 6.11.2015) dalla data di pubblicazione del presente Avviso sul BUR della Regione Calabria, a mezzo raccomandata, o posta celere, con relativi avvisi di ricevimentoNon saranno in ogni caso prese in considerazione le domande che, per qualsiasi causa di forza maggiore, dovessero pervenire oltre i 15 successivi al termine di scadenza dell’Avviso, anche se inviate in tempo utile.

Scarica il Burc Calabria – Il decreto – L’avviso

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