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Voluntary confermata la scadenza ma più tempo per i dossier

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Il provvedimento pubblicato in serata dalle Entrate (2015/116808, a firma del direttore Rossella Orlandi e del direttore dell’accertamento, Aldo Polito), darà 30 giorni in più per trasmettere la relazione e la documentazione a corredo dell’istanza di rientro dei capitali anche per i ritardatari. Più tempo, sempre 30 giorni, inoltre, anche per chi ha già chiuso istanza e documentazione ma abbia bisogno di un’integrazione. Le nuove istanze, comunque, dovranno essere presentate prima del 30 settembre.

A fronte delle (grandi) difficoltà e delle richieste di proroga delle scorse settimane, da 30 a 90 giorni oltre il termine di fine settembre, l’Agenzia ha preferito non prolungare la data di richiesta di accesso alla voluntary, concedendo solo maggior tempo per inviare la relazione di accompagnamento all’istanza e i documenti «fino a 30 giorni dalla data di presentazione della prima o unica istanza» che potrà essere utilizzata anche a ridosso della scadenza.

In sintesi, con il provvedimento firmato ieri, l’Agenzia delle Entrate concede una proroga di 30 giorni limitatamente all’invio della documentazione di accompagnamento all’istanza per la richiesta di accesso alla voluntary disclosure (relazione e allegati). Il nuovo termine non consente quindi ai contribuenti di richiedere accesso alla procedura dopo il 30 settembre tramite l’invio dell’istanza, termine che rimane quindi obbligatorio.

La proroga trova giustificazioni nelle recenti modifiche normative introdotte dal Dlgs 128/15 (articolo 2, comma 4), che ha sostanzialmente eliminato il raddoppio dei termini in presenza di rilievi penali. Il provvedimento dell’Agenzia richiede, infatti, una esplicita richiesta di integrazione delle relazioni di accompagnamento per evidenziare gli imponibili, le imposte e le ritenute correlati alle attività dichiarate nell’ambito della procedura di collaborazione volontaria per i quali è scaduto il termine per l’accertamento, per potersi considerare oggetto della procedura ai fini della causa di non punibilità concessa dal decreto. La norma sembrava richiedere solamente una mera indicazione di questi ammontari all’interno dell’istanza. Un lavoro addizionale di integrazione nelle relazioni di accompagnamento per i soggetti a rischio di rilievi penali, anche per tutte le relazioni già inviate, per le quali esiste ora una finestra di 30 giorni a partire dal 14 settembre.

Fonte: Agenzia delle Entrate e Ilsole24ore

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